Associazione che si prefigge di promuovere con urgenza la ricerca di un trattamento efficace e di una cura della linfangioleiomiomatosi

Farmaci orfani, off-label e legislazione italiana

Con “farmaci off label” s'intendono dei farmaci con uso consolidato, sulla base dei dati della letteratura scientifica, che vengono utilizzati per indicazioni anche differenti da quelle previste dal provvedimento di autorizzazione all'immissione in commercio.
L'uso di farmaci off label è frequente nel campo delle patologie rare. Questo accade perché a volte farmaci già registrati per altre malattie comuni in alcuni casi si rivelano utili per il trattamento di malattie rare. Le malattie rare sono definite tali per la loro bassa frequenza nella popolazione.
In Europa una malattia è considerata rara se colpisce non più di 1 abitante su 2000. Un farmaco orfano è un medicinale utilizzato per il trattamento di una malattia rara. Poiché il numero di pazienti rari è molto ridotto, una malattia rara generalmente non è d'interesse per l'industria farmaceutica, da ciò nasce l'espressione di "orfano". E poiché solitamente ci vogliono minimo dieci anni per sviluppare un nuovo farmaco, le società farmaceutiche si sono da sempre concentrate con maggiore priorità sullo studio di malattie che colpiscono popolazioni di pazienti più numerose. Tuttavia negli ultimi anni l'interesse per le malattie rare è aumentato e le ditte farmaceutiche hanno cominciato a godere di alcune agevolazioni che riguardano i farmaci orfani, che hanno contribuito ad aumentare il loro interesse verso le malattie rare.
L’impegno economico per la commercializzazione di questi farmaci, è stato infatti incoraggiato negli ultimi da leggi specifiche a livello nazionale, europeo e internazionale.
Nel 2000 il Parlamento Europeo e il Consiglio d'Europa hanno varato una normativa (Regolamento CE N.141/2000 del Parlamento Europeo e del Consiglio d’Europa consultabile nel link a fondo pagina) che incentiva lo sviluppo e la commercializzazione di questi prodotti e ne stabilisce i criteri di designazione.
Secondo questa normativa i criteri per definire un medicinale "orfano" sono:
- che il prodotto sia destinato alla diagnosi, alla profilassi o alla terapia di un’affezione che comporta una minaccia per la vita o la debilitazione cronica e che colpisce non più di cinque individui su diecimila nella Comunità, oppure
- che il prodotto sia destinato alla diagnosi, alla profilassi o alla terapia nella Comunità di una affezione che comporta una minaccia per la vita, di un’affezione seriamente debilitante, o di un’affezione grave e cronica.

L'azienda farmaceutica cosi puo' ottenere la registrazione di un farmaco come farmaco orfano per una determinata malattia rara, in modo da ottenere poi in tempi brevi la registrazione del farmaco off label. In seguito allarga i campi di utilizzo del farmaco off label attraverso ulteriori ricerche e sperimentazioni.
In Italia per i farmaci orfani e off label si fa riferimento a questa normativa:  la Legge n. 648/1996 seguita dal Provvedimento del 20 Luglio 2000 in cui si istituisce un elenco di medicinali erogabili, qualora non esista una valida alternativa terapeutica, a totale carico del Servizio sanitario nazionale.
In tale elenco, predisposto e periodicamente aggiornato dalla Commissione Unica del Farmaco, possono essere inseriti, previo parere favorevole formulato dalla Commissione stessa:
- i medicinali innovativi la cui commercializzazione è autorizzata in altri Stati ma non sul territorio nazionale
- i medicinali non ancora autorizzati ma sottoposti a sperimentazione clinica di cui siano “già disponibili risultati di studi clinici di fase seconda”.
-i medicinali da impiegare per una indicazione terapeutica diversa da quella autorizzata.
In particolare, i medicinali possono essere inseriti, oltre che su iniziativa della Commissione, su proposta di a) associazioni di malati b) società scientifiche c) organismi sanitari pubblici o privati.
I medicinali inseriti in elenco possono essere prescritti da strutture specializzate ospedaliere od universitarie o di istituti di ricovero e cura a carattere scientifico.
La dispensazione di questi medicinali, erogabili a carico del sistema sanitario nazionale, può essere effettuata dal servizio farmaceutico delle strutture predisposte, se i farmaci sono disponibili nelle farmacie, oppure dal servizio farmaceutico della aziende sanitarie locale di residenza dei pazienti. In ogni caso, la spesa è a carico dell’azienda sanitaria locale di residenza.
L'utilizzo dei farmaci off label deve essere sostenuto da prove sperimentali e/o documenti scientifici che possono supportare la scelta effettuata soprattutto se riferita ai possibili vantaggi/svantaggi di cure già note e consolidate per l'indicazione in oggetto.
L'elemento discriminante a favore di un utilizzo off label di un farmaco è la mancanza di alternative terapeutiche valide. Infine la prescrizione off label impone al sanitario una particolare cura ed attenzione nei confronti di una sorveglianza degli effetti collaterali o di un eventuale inefficacia, rispetto alle aspettative attese.
Nel preambolo del decreto il Ministro della Sanità dell'11 febbraio 1997 (GU del 27.03.97) seguito da art. 27 f) inserisce il parere del Consiglio Superiore di Sanità il quale testualmente “ha fatto voti affinché venga adeguatamente regolamentato anche l’uso terapeutico di medicinali non ancora approvati ma già sottoposti ad avanzata sperimentazione clinica sul territorio italiano o in Paesi esteri”, prendendo così atto della enorme problematica dei farmaci e delle malattie orfane.
Attualmente in Italia i farmaci per la terapia delle malattie rare possono avere le più svariate collocazioni: elenco previsto dalla legge 648/1996 fascia C, quindi a totale carico del paziente fascia H, quindi con difficoltà di dispensazione note della CUF (attualmente AIFA)nessuna collocazione.
Per approfondamenti sui farmaci elenchiamo anche seguenti link utili dell'Istituto Superiore di Sanità: Farmaci non disponibili: cosa fare?
Nel caso della LAM per la quale attualmente esistono due ptenziali promettenti trattamenti, Sirolimus ed Everolimus, c'é da dire che nessuno dei due é ancora registrato per essere utilizzato per la LAM perché non sono ancora registrati  tra i farmaci orfani per la nostra malattia. Attualmente pertanto  i due farmaci possono essere prescritti esclusivamente dall' esperto in LAM ed erogati per uso compassionevole disciplinato dalla Legge 94/98 e  dalle relative successive modificazioni ed integrazioni. 
Tuttavia le associazioni di riferimento, e gli operatori sanitari possono richiedere la inclusione nelle liste previste dalla legge 648 nel caso in cui questi   farmaci non  dovessero essere registrati o in commercio in Italia o non  presenti ancora  nelle liste stesse,  redigendo una richiesta specifica e tecnicamente dettagliata corredata dalla documentazione di supporto che soddisfi i criteri di inclusione stabiliti dalla legge.

LAM Italia Onlus si sta impegnando affinché vengano registrati.  Per approffandimenti ecco le normative sopra indicate:
 

legge 648

 

legge 94

 

decreto 536

 

legge europea del 200 sui farmaci orfani

 

modalità importazione farmaci orfani