Associazione che si prefigge di promuovere con urgenza la ricerca di un trattamento efficace e di una cura della linfangioleiomiomatosi

Medicina Rigenerativa, ce ne parla la Prof.ssa G. Pellegrini

Anche in Italia come all'estero esistono centri di ricerca di grande eccellenza e ricercatori che dedicano la loro vita alla ricerca di nuove terapie che possono cambiare la prospettiva dei malati nel mondo, che rappresentano per i pazienti una speranza di cura. Uno di questi é sicuramente il Centro di Medicina Rigenerativa a Modena.

 

I presupposti della nascita del CMR sono da ricercare nell'istituzione della prima Facoltà di Bioscienze e Biotecnologie italiana, fortemente voluta dal prof. Stefano Ferrari, a cui il Centro è intitolato. Ordinario di Biochimica dal 1994 e Preside della Facoltà dal 2005 (anno della sua istituzione) fino alla sua prematura scomparsa (29 Agosto 2008) il Prof. Ferrari ha anche avuto l'importante ruolo di aprire l'Ateneo emiliano al reclutamento di un pool di ricercatori e professori di fama mondiale che, nel campo della Medicina Rigenerativa, sono rappresentati dal Prof. Michele De Luca, Ordinario di Biochimica e direttore del Centro, dalla Prof.ssa Graziella Pellegrini, Associato di Biologia Cellulare.

 

Abbiamo incontrato la prof.ssa Graziella Pellegrini la prima volta due anni fa ed abbiamo discusso insieme a lei di un possibile progetto di ricerca sulla LAM che potenzialmente potrebbe e rientrare in un progetto di studio più ampio del CMR e della prof.ssa Pellegrini in ambito pneumologico.


La. prof.ssa G. Pellegrini lavora nel campo della Medicina Rigenerativa, una medicina che  si occupa dello sviluppo di terapie innovative ed avanzate mirate alla ricostruzione di tessuti ed organi irrimediabilmente danneggiati.
La integrità e la riparazione dei tessuti dipendono da una popolazione di cellule staminali adulte presente nei tessuti stessi ed in grado di autorinnovarsi (self-renewal).
 

La Medicina Rigenerativa richiede quindi una profonda conoscenza della biologia delle cellule staminali e lo sviluppo di tecnologie che consentano il loro mantenimento in coltura e la loro applicazione clinica (terapia cellulare). Nel caso di malattie genetiche, le cellule staminali richiedono la correzione del difetto genetico prima della loro applicazione clinica (terapia genica).


Attualmente in Europa l'applicazione della Medicina Rigenerativa in ambito clinico non é facile, perché viene rallentata da svariate normative europee che ne impediscono l'applicazione in tempi sufficientemente rapidi per i pazienti.


La prof.ssa Pellegrini si trova al momento a dovere sormontare questi ostacoli, che devono essere risolti al fine di potere offrire ai pazienti in un prossimo futuro, tempi di ricerca e di applicazioni di nuove potenziali terapie in tempi più rapidi. Attualmente tempi del Bench to Bedside sono  di circa 20 anni. Riuscire, ad arrivare a dimezzare questi tempi, sarebbe un grande traguardo, afferma la Prof.ssa Pellegrini.

 

In questo filmato pubblicato su You Tube la Prof.ssa Pellegrini parla in prima persona di queste problematiche. L'intervista é stata fatta dalla dott.ssa Rachelle Palecheko, in occasione della Conferenza "Vision Restoration: Regenarative Medicine in Ophtalmology" che si è tenuta a Luglio in America a Pittsburgh.


La Prof.ssa Pellegrini  vi spiegac ome uno degli ulteriori ostacoli che ha trovato nella rigenerazione della cornea (studio al quale si é dedicata negli ultimi due decenni con risultati di  grande successo) sia stata la mancanza di un approccio interdisciplinare, che spazia dalla ricerca di base, alla terapia, al follow up.
 

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LAM Italia é onorata di avere potuto instaurare un rapporto con la Prof.ssa Pellegrino ed il suo centro, e si auspica che il progetto di ricerca sulla LAM possa concretamente decollare in un futuro il piu' vicino possibile.