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Nuovi studi in Usa sulla ST/LAM, tumerogenesi, autofagia e PS62/sequenstome

L'autofagia, termine che deriva dal greco e significa "mangiare se stesso" è un meccanismo attraverso il quale le cellule possono riciclare le proteine ​​e altri contenuti quando hanno bisogno di energia e nutrienti.

In biologia cellulare, l'autofagia, è un processo catabolico che coinvolge la degradazione dei componenti di una cellula attraverso il meccanismo lisosomiale.

E' un processo strettamente regolato, che svolge un ruolo normale nella crescita cellulare, lo sviluppo e l'omeostasi, contribuendo a mantenere un equilibrio tra la sintesi, la degradazione e il successivo riciclaggio di prodotti cellulari. È un meccanismo importante attraverso il quale una cellula che muore di fame rialloca nutrienti dai processi inutili a più essenziali processi.L'autofagia è inibita in cellule come le cellule LAM che hanno l'attivazione del target della rapamicina nei mammiferi (mTOR).
Un articolo pubblicato di recente su Pnas ha esaminato il ruolo dell'autofagia nella sclerosi tuberosa (TSC) e LAM.
Il dottor Andrey Parkhitko, lavorando con la d.ssa Jane Yu e la d.ssa Lisa Henske presso il Brigham and Women Hospital e la Harvard Medical School di Boston, ha trovato che la downregulation dei geni dell' autofagia ha ridotto le dimensioni del tumore renale in modelli murini di TSC. Hanno anche scoperto che l'FDA ha approvato farmaco clorochina, che inibisce la fase finale di autofagia, riduzione delle dimensioni dei tumori in modelli murini di TSC.
Questi dati indicano che l'inibizione dell' autofagia diminuisce i tumori in modelli murini di TSC, e suggeriscono che l'autofagia potrebbe essere un promettente target terapeutico nella TSC e nella LAM.
 

La sclerosi tuberosa (TSC) è una sindrome caratterizzata da tumori benigni in molti organi, compreso il cervello e il rene. I tumori associati alla TSC presentanto un' iperattivazione del target della rapamicina mTORC1, un inibitore diretto dell' autofagia. L'autofagia può promuovere o inibire la tumorigenesi, a seconda del contesto cellulare. Il ruolo dell' autofagia nella patogenesi e nel trattamento delle manifestazioni multisistemiche nella TSC non è nota.
 

Il team del dr Parkhitko ha trovato che la combinazione di inibizione dell'mTORC1 e di autofagia è stata più efficace di ciascun trattamento nell'inibire la sopravvivenza della tuberina (TSC2) e la crescita delle cellule TSC2 nei tumori, e nello sviluppo di tumori renali TSC2 nei topi.
 

La down-regulation dei Atg5 ha indotto necrosi estesa centrale nelle cellule TSC2 e la perdita di un allele di Beclin1 ha quasi completamente bloccato la formazione macroscopica del tumore renale TSC2 nei topi.
Questi dati dimostrano che l'autofagia è un componente fondamentale della tumorigenesi TSC, e rivelano due obiettivi distinti terapeutici per la TSC: l'autofagia e l'obiettivo terapeutico p62/SQSTM1.
 

Per leggere l'articolo pubblicato online cliccate qui

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3145704/?tool=pubmed